22 giugno 2021 – Firmato il protocollo del Museo diffuso del Risorgimento 

In rappresentanza del Coordinamento nazionale delle associazioni risorgimentali, martedì 22 giugno ho partecipato alla conferenza stampa dedicata al Museo Diffuso del Risorgimento, tenutasi nella caratteristica cornice dell’Auditorium del Conservatorio Lucio Campiani di Mantova. Dopo i saluti delle autorità e una bella prolusione del prof. Carlo Saletti sull’importanza della storia nella sua duplice proiezione verso il passato (alla ricerca delle sue tracce) e verso il futuro (come conoscenza sempre in fieri), gli aderenti al MuDri hanno firmato il protocollo accompagnati dalla parole di presentazione dell’attore Otello Bellamoli e dalla musica del violoncello di Chiara Biondani. Una bella cerimonia conclusasi con la foto di gruppo nel chiostro del Conservatorio, un’unione di forze non solo simbolica per rilanciare la storia del Risorgimento nei nostri territori.

Angela Maria Alberton – Vicepresidentessa del Coordinamento nazionale delle associazioni risorgimentali




L’abolizione della pena di morte in Toscana
30 novembre 1786
Interventi webinar

Firenze 14/11/2020

Una “nuova” categoria vecchia di un secolo

Il Covid ha spinto il Coordinamento a organizzare o a partecipare a diverse manifestazioni online. La sera del 13 novembre 2020, alle 21 era prevista la presentazione di un libro, “La Croce Rossa dalla grande guerra al fascismo. Informazione, propaganda, arti e società civile”, a cura di Paolo Vanni e Fabio Bertini, per Franco Angeli, 2020. La cosa era organizzata insieme da Croce Rossa italiana e Coordinamento Nazionale delle Associazioni Risorgimentali. Era una bella occasione di discussione. Vi partecipavano i professori Costantino Cipolla, Laura Diafani, Christian Satto, Alessandro Fabbri, con uno dei curatori.
Ebbene, la manifestazione è stata impedita da una incursione di individui strepitanti che, con sfilza di bestemmie, musiche assordanti, invettive, sproloqui, hanno impedito che si potesse svolgere il programma. I relatori, brave e oneste persone che avevano preparato gli interventi, sono stati defraudati del loro tempo, gli autori della possibilità di sentire commentata la loro fatica, gli spettatori della possibilità di sentire, vedere e discutere via chat.
Non sottovalutiamo. È già stato fatto una volta cent’anni fa. Siamo in presenza di uno squadrismo informatico che merita assolutamente di essere contrastato. Guai a definire bravate giovanili fenomeni che sono violenza sistematica e politicamente consapevole alla  democrazia e alla libertà di pensiero.

Fabio bertini




ARTICOLO CAPRERA E L’EROE DEI DUE MONDI

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